Fashion Crime

Fashion Crime

Attenzione. Vi indichiamo alcuni grossolani errori commessi dalla middleage-d-wannabe signora che in Piazza San Pietro difendeva la fede dalle pericolosissime tette delle Femen:
A- anche se l’accostamento violadellasciarpa-melanzanamortadeicapelli è coraggioso e molto attuale, vi ricordiamo che a Piazza San Pietro una vera signora è SEMPRE tenuta a menare le mani con il capo coperto da un foulard di Hermes (se ricca), di padre pio (se povera), di madre teresa (se votata al signore).

B- La scarpa si intona meravigliosamente ai sampietrini bagnati, ma il tacco è TROPPO BASSO. Si tollera solo in caso di suore, suore laiche o di bigotte velate (un qualsiasi esponente maschio di area cattolica del PD)

C- NO NO NO! La pelliccia, pur donando innegabilmente uno status di “ho due euro in più delle altre poracce con i piumini Benetton e le borse Carpisa”, rende goffe proprio nel momento in cui serve maggiore agilità. Preferite sembrare delle lottatrici bulgare di lotta greco romana, o delle agili e stilizzatissssime golfiste anni trenta?

D- Un po’ di attenzione e di rispetto al luogo ove vi trovate e all’epoca evocata (alto medioevo, secoli bui). Per colpire una donna libera, nei pensieri e nei costumi, non si usa un ombrello, bensì una ben più coerente MAZZA CHIODATA (possibilmente d’epoca, frugate bene nelle segrete del vostro maniero).

Non commenteremo la mancanza di cilicio di ordinanza, e l’assenza di roghi, perché capiamo si tratti pur sempre di una situazione Last Minute, ma vi ricordiamo che una VERA SIGNORA ha sempre con se un kit completo di guanti-fascine-benzina. Noblesse oblige.

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